Il suono e l'ambiente
Occorre considerare che la popolazione non ritiene, in genere, un problema grave l'inquinamento acustico. Ci sono addirittura fastidi per i costi necessari alla riduzione di questo inquinamento. Per questo, poche risorse vengono stanziate per questo inquinamento, rispetto ad altri fattori di rischio, obiettivamente maggiori, per la popolazione.
Gli Stati europei si propongono di ridurre ogni rumore molesto; per raggiungere questo risultato si riducono gradualmente i rumori prodotti da ogni nuovo veicolo, lavoro di costruzione, o fabbrica e si limitano anche le ore della giornata in cui questi rumori sono consentiti.
Per ridurre l'impatto acustico delle nuove infrastrutture dell'alta velocità ferroviaria, che spesso interessano aree a diffusa urbanizzazione, il Ministero dell'ambiente ha prescritto ulteriori importanti sforzi per il miglioramento del materiale rotabile e per la ricerca di idonei ed innovativi sistemi di protezione dei ricettori sensibili.
Finalmente nell'ottobre 1995 è stata approvata la Legge quadro sull'inquinamento acustico (L.447/95). Con regolamenti settoriali, è stato disciplinato l'inquinamento acustico derivante da traffico aereo, ferroviario, marittimo e veicolare. Le Regioni hanno definito i criteri per la zonizzazione acustica del territorio comunale e per la predisposizione dei piani di risanamento L.R. n. 18/2001; le Province devono svolgere il controllo e la vigilanza; i Comuni devono essere i titolari della zonizzazione acustica e dell'adozione dei piani di risanamento.